Sant’Arpino, Romano sul consiglio comunale. “Di Serio rischia di far sanguinare le orecchie a Matilde Dell’Aversana. È stato divertente sentire un sindaco impacciato affermare che prende atto del parere del Prefetto ma non condivide, come se importasse a qualcuno” 

SANT'ARPINO. Sono al vetriolo i commenti del segretario del gruppo "Insieme" Nicola Romano sull'ultimo consiglio comunale di mercoledì scorso.

"Il Consiglio Comunale di mercoledì avrebbe dovuto essere incentrato sull'interpellanza presentata dai gruppi consiliari di "Insieme con Di Santo Sindaco" e "Progetto per Sant'Arpino" sulla questione INCOMPATIBILITÀ Assessore - Sindaco. - ha fatto sapere il dirigente del sodalizio di piazza Macrì - E dico avrebbe dovuto, perché ad un certo punto la magia ha preso il sopravvento! Si sentivano le onde infrangersi sulle mura della casa comunale, e da lontano si udiva il canto di un gondoliere mentre intonava una canzone da battello. Come d'incanto sembrava di essere stati catapultati nella sala stampa della "Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia". Il consigliere Ernesto Di Serio, pur di tergiversare e distogliere l'attenzione sulla questione più importante, ha preferito cambiare argomento e concentrarsi sulle dimissioni da consigliere comunale di Eugenio Di Santo (dimissioni tra l’altro protocollate più di quindici giorni fa e già ampiamente argomentate). Di Serio, nelle vesti di critico, ha trasformato il tutto in una trasposizione cinematografica, arrivando a paragonare Di Santo prima ad un gladiatore stanco, e successivamente all’Imperatore Commodo, figlio di Marco Aurelio (a suo dire ritenuto dal padre non all’altezza di governare). Chiaro riferimento al kolossal di Ridley Scott, come è ancora più chiaro che qualcuno la storia l’ha studiata dalla tv e non dai libri. Per amore della verità, Marco Aurelio, a differenza di quanto riportato nel film, non ha mai ritenuto il figlio Commodo non all’altezza. Anzi! Fino al punto di morte è stato il suo legittimo erede (tutto il resto è solo una romanzata per rendere il film più avvincente). Precisazione che preferisco fare soprattutto per evitare che al prossimo intervento, possano sanguinare le orecchie della Professoressa Matilde Dell’Aversana, seduta ai primi banchi, costretta ad ascoltare certi strafalcioni, per poi dover ricorrere alla penna rossa. Un pensiero, quello esposto da Di Serio, "loffio" ed inconsistente, che rispecchia in realtà l’essenza di ognuno dei rappresentanti della maggioranza. Peccato solo che, nelle vesti di critico cinematografico, non si sia accorto che proprio lui fa parte di un’amministrazione che più che il Gladiatore, potrebbe interpretare la parodia de “Il Mucchio Selvaggio”. È stato divertente sentire un sindaco impacciato ed in serie difficoltà affermare che prende atto del parere del Prefetto, (che ha dato ragione alle osservazioni dell'opposizione sull'incompatibilità), ma non condivide...come se importasse a qualcuno. Romantico rivedere Speranza Belardo seduta fianco a fianco a chi, giusto due anni fa, insieme a Mimmo Iovinella, li aveva cacciati a pedate dalla maggioranza. Ma si sa, la poltrona viene prima di tutto. Della serie: Proposta Indecente".

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