Sant’Arpino, solidarietà a don Patriciello dal sindaco Di Mattia a nome dell’intera comunità locale. “Sta cambiando il modo di pensare al parco verde. È dovere dello Stato stargli vicino”

SANT’ARPINO. Ha espresso piena vicinanza a don Maurizio Patriciello, il sindaco Ernesto Di Mattia a nome dell'intera comunità santarpinese, per l’episodio intimidatorio che ha interessato il parroco della parrocchia San Paolo Apostolo. 

Nella notte tra venerdì e sabato, alle 3:50, è esplosa una bomba carta all’esterno dell’entrata principale della parrocchia che si trova nel cuore del “Parco Verde” di Caivano, luogo dove da anni don Maurizio opera in contrasto con l’attività della criminalità organizzata che nel rione ha quella che da più parti sovente viene considerata una delle più importanti “basi operative” della camorra in Campania.

Esprimiamo piena e incondizionata solidarietà a don Maurizio - ha fatto sapere il primo cittadino a nome dell’intera amministrazione e di tutta la comunità locale - che da anni opera in un territorio difficile con pochi mezzi e scarse risorse per contrastare la criminalità organizzata. La sua non è solo un’opera materiale e, ovviamente, spirituale. Don Maurizio sta cambiando lentamente il concetto di “Camorra” all’interno di una zona criminale e questo fa paura a chi è abituato a speculare sullo status sociale dei nuclei familiari che, in un periodo di grosse difficoltà economiche, iniziano lentamente a guardare alla parrocchia di San Paolo come un’opportunità, soprattutto per i ragazzi che spesso cadono nella trappole della camorra grazie ai facili guadagni che nascondono, però, pericolose insidie. È nostro dovere, in quanto rappresentanti dello Stato, coadiuvare don Maurizio che non deve essere lasciato solo. Tutti dobbiamo fare squadra con chi, come lui, ha operato e opera spinto principalmente dai valori della lealtà, dell’onestà e della legalità”.

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