Sant’Arpino. Voragine in via Martiri Atellani. Dell’Aversana scrive al Prefetto ed alla Procura della Repubblica per i ritardi della Regione Campania.

Sant'Arpino     Il 12 maggio uno sprofondamento in  via Martiri Atellani  ha creato una voragine all'incrocio con via Ziello. La causa della voragine è il crollo di una  parete del  condotto fognario denominato PS9 sottostante la strada . Tale crollo ha determinato il cedimento della volta superiore e sprofondamento del manto stradale. L'assessore ai lavori Pubblici Ernesto Di Serio ed il sindaco Giuseppe Dell'Aversana accorsi sul posto provvidero a  far recintare la zona con transenne e dispositivi luminosi per garantire la pubblica sicurezza oltre ad informare del crollo la Direzione Generale per il Ciclo integrato delle acque  della Regione Campania. Di fronte alle perplessità avanzate dal funzionario regionale del settore, in merito alla competenza del collettore fognario, il giorno dopo l'assessore ai LL.PP. Di Serio, inviò una pec con richiesta urgente di intervento alla Regione allegando le foto dello sprofondamento. Vista l'assenza di una risposta scritta, il sindaco, con l'assessore ed il tecnico comunale Buonomo, alcuni giorni dopo si recarono presso gli uffici della regione  preoccupati dello pericolosità della voragine che insiste in una zona densamente abitata, con intenso traffico automobilistico.

Dopo incontri con diversi funzionari ebbero rassicurazioni di un  intervento regionale per la riparazione del collettore fognario. Invece  poco dopo, pervenne dagli uffici regionali una nota con la quale si affermava che il tratto fognario (causa della voragine) era parte di un collettore non ricompresi tra quelli consegnati al gestore dell'Impianto di Depurazione di Foce Regi Lagni sconfessando quanto precedentemente affermato. In pratica  secondo alcuni uffici regionali non vi sarebbero loro responsabilità perché la realizzazione del condotto fognario denominato PS9 da parte della Cassa per il Mezzogiorno, nei tratti sottostante i ponti non è stato realizzato lo scatolare in cemento armato. " Ciò non corrisponde affatto alla verità - dichiara l'assessore Di Serio-  perché sotto i preesistenti ponti di tufo è stata realizzata in cemento armato  la platea e le pareti laterali per cui, l’aderenza alla vecchia struttura, con il passar degli anni e le continue sollecitazioni,  è concausa del crollo della volta." Siamo  di fronte ad uno  scaricabarile di  uffici regionali che invece di intervenire a tutela della salute pubblica tentano di eludere la risposta con lungaggini burocratiche. Intanto la voragine è ancora aperta. "Una vergogna- tuona il sindaco Giuseppe Dell'Aversana- nessun funzionario della Regione ha effettuato un sopralluogo sul posto per verificare  la stato di fatto e constatare  fra l'altro anche il pericolo della condotta idrica che, nel caso di  danni, porterebbe  disagi ad un enorme bacino di utenza. La scorsa settimana ho scritto una nota informativa  al prefetto ed alla Procura della Repubblica per segnalare il disservizio della Regione. Ho scritto anche all'assessore regionale all'ambiente Bonavitacola invitandolo ad  adoperarsi per la risoluzione del problema, perché, la competenza è loro ed il comune non può intervenire. sul collettore fognario." Da far presente che un anno prima  la Regione Campania (settore acquedotti ex Casmez) si era espressa con parere favorevole sulla concessione in uso a parcheggio di alcuni terreni ubicati nel comune di Sant'Arpino pochi chilometri più avanti ed interessati dall'attraversamento dello stesso collettore fognario PS9 che ha causato la voragine su via Martiri Atellani. Di fronte a tale stridente contraddizione l'amministrazione comunale ha inviato un'ulteriore nota di protesta alla regione che tarda ad intervenire per la riparazione di questo condotto fognario realizzato dalla regione Campania negli anni 70.

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