Succivo, Casale di Teverolaccio. Donelli (Terzavia):”Dovrebbe diventare un’area polifunzionale in cui i nostri concittadini possano trascorrere delle ore di relax insieme ai figli”

Casale di Teverolaccio

SUCCIVO. Ha spiegato in una lunga nota qual è il programma di "Terzavia" per il Casale di Teverolaccio, Raffaele Donelli, esponente del sodalizio politico che prenderà parte alle prossime elezioni comunali di ottobre.

"Teverolaccio è un antico casale dotato di una torre quadrangolare di difesa risalente probabilmente agli albori del 1400 - ha evidenziato Donelli - ma le cui prime tracce storiche risalgono al 1665 quando figura nella compravendita del casale da parte della famiglia Filomarino. La sua storia poi attraversa diverse vicissitudini in un crescendo di importanza che porta alla realizzazione delle altri sezioni del casale e alla compravendita di bestiame e di prodotti agricoli. Raggiunge il suo culmine nel diciottesimo secolo come famosa fiera e mercato del comune di Succivo e del circondario. Poi inizia il lento declino fino al recupero alla fine degli anni ’80 quando il comune di Succivo lo acquista dalla proprietaria.

Fin dall’inizio della sua vita di bene pubblico, Teverolaccio diventa bene di contesa delle forze politiche ognuna con una visione diversa della destinazione d’uso. Molte sono state le iniziative pregevoli susseguitisi nel tempo ma tutte ahimè a vantaggio di una o di una altra associazione ma nessuna che abbia realmente messo a disposizione di tutta la comunità il casale, eppure è stato acquistato in parti uguali da tutti i cittadini emeriti di Succivo. 

Certamente Terzavia non condanna e non disprezza le lodevoli iniziative che hanno ridato dignità, rilanciato e promosso il casale ma pensa che sia giunto anche il momento di restituire questo bene all’intera comunità, riconoscendo al casale una destinazione d’uso più consona alla sua levatura storica ed artistica, rendendolo disponibile alla comunità, aperto a tutti i residenti e senza discriminazioni di sorta.

Certo la burocrazia molte volte complica la gestione di questi beni ma se, per esigenze organizzative e gestionali, questa soluzione non fosse percorribile allora società no-profit, onlus, fondazioni o associazioni debbono impegnarsi in modo più proficuo nel manutenere, abbellire ed arricchire il casale organizzando eventi pubblici aperti e gratuiti a sfondo sociale ma anche ludico/storico come per esempio ricostruzioni storiche in costume di scene rinascimentali (attraverso studi sula fiera dell’epoca) al fine di diffondere le conoscenze tra la popolazione del bene e di creare benefici per la società Succivese ma anche versando nelle casse del comune un contributo congruo al su valore che possa essere utilizzato per attrezzare altre aree pubbliche al fine di soddisfare esigenze del popolo Succivese.

L’affidamento a terzi per l’attuale uso non è certo la soluzione che si auspica Terzavia, che vedrebbe meglio il casale con una destinazione d’uso più consona al suo valore artistico quale per esempio di seconda facoltà agraria, dopo Portici, che sarebbe in linea con la vocazione agricola di questa area. Ma Terzavia vede anche il casale al centro di una iniziativa che possa portarlo nel cuore di un polmone verde, ovvero di un parco pubblico aperto di grandi dimensioni esteso sull’area agricola circostante fino ai confini del nuovo cimitero. Questa area darebbe origine così ad una area polifunzionale in cui i nostri concittadini (e non solo, gli studenti della facoltà e i nostri confinanti) possano trascorrere delle ore di relax insieme ai figli, dove recarsi per fare jogging, con piste ciclabili, isole agricole dedicate alla coltura di tradizionali prodotti locali per tener memoria delle tradizioni ed insegnare ai bambini ad apprezzare l’agricoltura (dove gli studenti possano mettere in pratica gli insegnamenti), piccole isole con animali domestici sconosciuti alla maggioranza dei bambini (fattorie didattiche), con spazi destinati agli orti. 

Vi sembra impossibile? A noi piace sognare e crediamo che volere sia potere, vi sfidiamo da darci fiducia e a ritornare a sognare un paese che vanti aspirazioni ti tipo culturale, artistico e turistico".

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