Succivo, terminata la colonia estiva “inclusiva” organizzata dal Comune. D’Ambrosio (Contesti Differenti):”Un’esperienza che da valore al concetto di integrazione”

SUCCIVO. È terminata, qualche giorno fa, la colonia estiva 2022 organizzata dal Comune di Succivo. Due settimane piene anche per i ragazzi dell’associazione Contesti Differenti, pensate e costruite con l’amministrazione comunale e con la supervisione di Valentina Murolo, esperta BCBA.

"La colonia estiva ha rappresentato una bellissima opportunità per i bambini e per le loro famiglie. - afferma Nunzia Perrotta, esponente dell'associazione "Contesti differenti" - La garanzia del rapporto 1:1 garantito dal Comune di Succivo ha consentito una partecipazione inclusiva e sicura. Sicuramente è un modello che ci auspichiamo sia seguito anche nelle future iniziative. Finalmente si può dire che grazie ad un amministrazione “sensibile” nessuno viene lasciato indietro".

"Possiamo ritenere quella appena conclusa un'esperienza “necessaria” - ha fatto sapere Filomena D'Ambrosio - e che apre ad un proficuo percorso di collaborazione con l’amministrazione comunale. Un’esperienza che da valore al concetto di integrazione. Non più estati per disabili, ma colonie estive per ragazzi dove chi ha necessità di un supporto specialistico lo riceve con discrezione e professionalità. Finalmente la nostra comunità ha offerto un servizio di qualità anche ai ragazzi autistici che al pari dei loro coetanei hanno goduto di una esperienza che resterà indimenticabile per loro, ma soprattutto per le famiglie. Famiglie che dovranno affrontare insieme un percorso di vita e di costruzione di opportunità, perché solo facendo massa critica e acquistando “peso” e visibilità sarà possibile incidere nei processi decisionali del nostro territorio".

"Spesso e in più contesti, in primis la scuola, i nostri ragazzi ricevono dei “NO”, - ha sottolineato Elena Compagnone, presidente dell'associazione - o risposte più diplomatiche tipo “Non è adatto a vostro figlio”, “è meglio che non partecipi”, “non reggerà mai lo stress…”, “vostro figlio può partecipare solo se venite anche voi”. Ma questa esperienza, la felicità dei nostri figli, la serenità dell’intero gruppo di ragazzi che vi ha aderito sono la dimostrazione che con la giusta programmazione tutto è possibile".

"Questa esperienza ha forgiato le famiglie che hanno avuto il coraggio di aderire ed affidarsi alle professionalità coinvolte, - afferma Raffaele Auletta - e che illumina il potenziale dei nostri ragazzi, lasciando la speranza che con un lavoro di comunità tutto può essere conseguito con successo e dignità. I ragazzi hanno bisogno di “normalità”, hanno bisogno di operatori che li affianchino in contesti di vita, in momenti di gioco, in attimi di felicità! Il lavoro che seguirà sarà volto a coinvolgere sempre più famiglie in questo percorso di crescita. Rossella Marsilio, riassume in tre concetti: dolcezza, dedizione ed attenzione all'ascolto; ciò che le famiglie, a volte inermi oltre che impaurite e non seguite o guidate in alcuna esperienza che vada oltre l’assistenza sanitaria, porteranno nel cuore. La dott.ssa Valentina Murolo, ci ricorda come quella che abbiamo vissuto sia stata un'esperienza estremamente arricchente per tutte le persone coinvolte. Per gli amministratori che hanno mostrato di sapersi affidare a dei professionisti con l'intento vero di offrire qualcosa di bello a bambini e famiglie; per le famiglie che con coraggio si sono fidate e hanno fatto sì che i loro figli vivessero un'esperienza di crescita; per gli operatori che con dedizione hanno accompagnato i bambini e hanno potuto viverli appieno; ed infine, soprattutto per loro, i bambini che hanno gioito, mangiato, nuotato tutti insieme, staccandosi per qualche ora da mamma e papà in modo da guadagnare un piccolo pezzo di vita autonoma".

L’Associazione ringrazia tutta l’Amministrazione Comunale, l’assessore alle Politiche Sociali, l’Assistente Sociale e tutto il suo ufficio, i dipendenti comunali addetti al Trasporto Disabili, gli operatori, i volontari del servizio civile e i titolari della struttura La Plancia che ha ospitato la colonia.

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