Elezioni. Il gruppo Consiliare del PD in Provincia “La candidatura della Trovato nel Pd è uno schiaffo al Pd”

Caserta.    Il gruppo consiliare del Partito Democratico della Provincia di Caserta in una nota sottolinea come "la scelta del Partito Democratico di candidare la consigliera comunale di Caserta Liliana Trovato, eletta lo scorso anno nella lista di Bosco e Mastella (“Noi di centro”), è uno schiaffo al Partito Democratico stesso.

La consigliera Trovato sarà candidata nella sfida all’uninominale, in un collegio che interessa 23 Comuni tra cui il capoluogo casertano, oltre a Marcianise, Maddaloni, S. Maria C.V., Capua e diversi altri. La domanda che poniamo è la seguente: non vi erano altri candidati, tra gli iscritti, tra i sindaci, tra i consiglieri comunali, tra i consiglieri provinciali del Pd, che si potevano candidare in questo collegio? 

A ciò va aggiunto che la Trovato, alle ultime elezioni provinciali, era candidata in una lista in contrapposizione con quella del Partito Democratico.

Ed è doveroso ricordare che un nostro consigliere provinciale, il sindaco di Cesa Enzo Guida, ha dovuto affrontare una lunga battaglia giudiziaria (prima ricorso al Tar e poi appello al Consiglio di Stato), proprio nei confronti della Trovato, per poter veder riconosciuto il diritto ad essere eletto.

La candidatura della Trovato nel Partito Democratico è una vergogna assoluta, una scelta che ha i tratti del ridicolo e del grottesco. 

In questa scelta, così come in tutte quelle che stanno avvenendo sul territorio, con riferimento anche alle candidature per il Senato e che stanno interessando le elezioni politiche, vi è una assoluta non considerazione dei consiglieri provinciali.

Eppure, a Caserta, dopo il consigliere regionale Gennaro Oliviero, quali soggetti istituzionali più importanti, vi sono propri i consiglieri provinciali.

Ciò è veramente offensivo nei confronti di tutti i militanti che ogni giorno fanno politica nei territori e per i territori. È stato questo un ultimo atto di arroganza politica calata dall'alto. 

Il gruppo consiliare alla provincia esprime in questa fase un forte disagio.

Questi atti non ci appartengono e mettono in discussione i valori fondanti e gli ideali di questa comunità.

Aspettiamo il 25 settembre per tirare le somme e capire quali effetti hanno prodotto queste scelte".

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