Piazze di spaccio nell’agro atellano. Durissime richieste dell’accusa per gli uomini della famiglia Milone

Napoli        Richieste severissime quelle del Pubblico Ministero Vincenzo Ranieri nel giudizio che vede alla sbarra 29 imputati di spaccio attivi fra Sant’Arpino, Succivo, Orta di Atella Cesa, Marcianise e l’agro aversano, facenti capo alla famiglia Milone.

Nello specifico l’accusa ha chiesto una condanna a 14 anni di detenzione per Eugenio Indaco e Michele Milone, 12 anni per Cristina Marino e Nicola Milone, 10 anni per Antonio e Giovanni Milone, ed Armando Ferriero.

9 anni e 6 mesi è stata la richiesta per Angelina Milone, mentre per Salvatore Natale, Raffaele Rossetti e Fabio Russo sono stati chiesti 8 anni e 4 mesi di detenzione, e 8 anni per Carmela Barbato, Enza Bencivenga, Gennaro Di Maio, Andrea Chiacchio, Salvatore Costanzo, Benito Iuliano, Francesca Iuliano e Salvatore Vozza.

7 anni e mezzo sono stati richiesti per Palma Ricci e 7 anni e 4 mesi per Massimiliano ed Anna Milone. Pene di poco superiori ai sei anni sono state richieste per Paolo Bencivenga, Marco Corona Caiazzo e Nunzia Laurenza, e 5 anni e è stata la richiesta per Vincenzo Salernitano e 5 anni per Elisabetta Andreozzi.

Pene a due anni e 6 mesi e due anni e 4 mesi, infine, sono stati richieste rispettivamente per Anna Marino e Pasquale Cecere.

Nel corso dell’udienza odierna,  c’è stata anche l’inizio della discussione dei componenti del collegio difensivo in cui sono impegnati, fra gli altri, gli avvocati Mariella Baldascino, Angelo Raucci, Enzo Guida, Domenico Dello Iacono, Alfonso Quarto, Bartolomeo Terzo, Rosario Marsico, Giuseppe Foglia, Vincenzo Alesci e Pasquale Delisati.

Secondo gli investigatori gli imputati sarebbero i componenti di un sodalizio criminale dedito alla spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Attività criminale per la quale avrebbero preso in affitto anche degli appartamenti e dove avrebbero messo in piedi un ingegnoso sistema di consegna della droga porta a porta.

   
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