Sant’Arpino. Il comune mette in vendita le sue case di Napoli. Pubblicato il bando.

Sant'Arpino      La gravissima crisi finanziaria che investe il comune di Sant'Arpino,  l'assenza di liquidità nella cassa comunale, la necessità di pagare i tantissimi creditori , hanno spinto il comune a mettere in vendita le case di Napoli situate in un vicoletto della Riviera di Chiaia. In passato le somme erano già state messe nel  bilancio comunale in entrata, la vendita era già prevista da anni, poi l'arrivo dei 15 milioni di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti del D.L. 35/2012 consentì di soprassedere.

Quattro le unità immobiliari  in vendita, se tutte le case verranno vendute al prezzo stimato dall'ufficio tecnico comunale, sono previsti in entrata circa 500 mila euro. Il comune già nel maggio del 2011, sindaco Eugenio Di Santo comunicò agli affittuari delle case napoletane la volontà di vendere i beni. Alcuni degli affittuari nel settembre 2011 risposero al sindaco di voler provvedere  all'acquisto delle case in loro godimento, pertanto inviarono una proposta di acquisto che però non venne ritenuta congrua dall'amministrazione comunale. A distanza di otto anni parte il procedimento di vendita ai sensi dell’art. 4 del vigente Regolamento comunale per la vendita dei beni immobili comunali, prevedendo che i contraenti saranno individuati mediante asta pubblica con il sistema del massimo rialzo sul prezzo di stima di beni riportato nel bando da esprimere con offerte segrete, in busta chiusa e sigillata. Con apposita determina è stato  approvato il bando di gara e reso pubblico mediante affissione  all'albo pretorio ove resterà per trenta giorni in base all'articolo 6 del regolamento. "Non è facile amministrare in queste condizioni, -dichiara il sindaco Giuseppe Dell'Aversana- abbiamo difficoltà persino a svolgere i servizi  indispensabili. Lavoriamo 24 ore al giorno per dare risposte alla collettività  senza soldi, senza mezzi, senza uomini.  Abbiamo fatto tagli enormi su bilancio e potenziato le entrate con una forte caccia agli evasori di tributi comunali. Abbiamo fatto tutto quanto era possibile. Ora vendiamo beni immobili, poiché i soldi in cassa non ci sono e dobbiamo  dare servizi alla nostra popolazione." Nessuno può partecipare al pubblico incanto se non abbia provveduto a presentare la garanzia pari al 10% dell’importo a base d’asta. L’offerta, redatta in bollo deve essere sottoscritta dal concorrente. Ad essa dovrà essere allegata copia del documento di identità dell’offerente. Il termine per la presentazione delle offerte è stabilito entro le ore 12,00 del giorno 11 settembre 2019.

Share
Translate »