Sant’Arpino, incendio in via D’Anna. Pezone:”Dotare la Protezione civile di un’auto per la sorveglianza ambientale”

SANT’ARPINO. È stata interessata da un incendio, ieri in tarda mattinata, la zona campestre di via D’Anna. Dalle fiamme si è sprigionata una nuvola di fumo che, grazie al vento, si è spostata sul centro storico costringendo molti cittadini a chiudersi in casa: residenti che, tra le altre cose, inizialmente credevano si trattasse di un incidente al campanile della chiesa padronale. 

Ad intervenire sull’argomento è stato il consigliere comunale di minoranza Francesco Pezone. “Non è la prima volta che succede una cosa del genere in quella zona, - ha fatto sapere l’esponente dell’opposizione consiliare - Sarebbe opportuno, da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia, adottare dei provvedimenti che mettano fine a questo problema. La domenica dovrebbe essere dedicata al riposo, alla preghiera e al ragù e invece in molti hanno dovuto chiudere le finestre nonostante il caldo”. Sul posto sono intervenuti, dopo alcune segnalazioni, i vigili urbani di Sant’Arpino e i vigili del fuoco che hanno domato l’incendio in pochi minuti. “Il problema è sempre lo stesso ma non si adottano provvedimenti efficaci. - ha sottolineato Pezone - Il sindaco nei giorni scorsi ha comunicato l’arrivo di un finanziamento da 3mila euro per la protezione civile. Premettendo che si tratta di una cifra irrisoria, sarebbe opportuno orientare tutte le risorse disponibili per l’acquisto di una macchina da dare in dotazione ai volontari del nucleo di volontari di Pc che, tra le altre cose, sono già dotati di un modulo antincendio per i piccoli interventi. Tenere i volontari in ufficio, soprattutto in questo periodo estivo, sembra del tutto inutile, considerando la grande forza di volontà che li contraddistingue e i roghi che da anni interessano la nostra zona e per cui sarebbe opportuno organizzare un sistema di vigilanza sul territorio che, però, senza un mezzo risulta particolarmente difficile. Per non parlare, poi, delle telecamere presenti sul territorio comunale e anche in quella zona: renderle operative ed efficienti sembrerebbe meno probabile che portare il mare a Sant’Arpino”. 

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