Sant’Arpino. Lavori piazzetta Romeo, l’amministrazione replica a Romano:”Intervento effettuato grazie al piano delle sponsorizzazioni approvato nel 2003″

SANT’ARPINO. Hanno replicato a Nicola Romano, dall’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Ernesto Di Mattia, sulla questione dei lavori di manutenzione del verde effettuati nei pressi di piazzetta “Romeo” e in via Oscar Luigi Scalfaro.

Vorremmo tranquillizzare il commissario della sezione cittadina di Forza Italia Nicola Romano - hanno fatto sapere dall’amministrazione comunale - ma l’assessore Gaetano Lavino, il sindaco Di Mattia e tutta l’amministrazione comunale non hanno nulla da vergognarsi per aver fatto ricorso all’utilizzo  del piano delle sponsorizzazioni approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 47 in data 29 settembre 2003. Si, leggete bene, il 29 settembre del 2003. La sponsorizzazione di specie, a cui fa riferimento il responsabile di Forza Italia è stata autorizzata con un legittimo provvedimento nel contesto dell’istituto della sponsorizzazione passiva, in cui la Pubblica Amministrazione assume la veste di soggetto sponsorizzato e lo sponsor privato paga un corrispettivo. Nello specifico, il corrispettivo pagato dallo sponsor privato può consistere in danaro ma anche direttamente nella realizzazione di lavori pubblici, servizi o forniture.  Non vorremmo che Nicola Romano fosse contrario all’Istituto della sponsorizzazione passiva per spiacevoli esempi del passato”.

L’intervento è stato effettuato da un privato cittadino che ha protocollato la richiesta per effettuare la manutenzione a sua cura e spese presso le strade comunali di via Baraccone, via Toriello Separiello dalla Stazione ferroviaria proseguendo per via Oscar Luigi Scalfaro e nell’area verde prospiciente la stazione “S.Antimo-S.Arpino”, e il 13 aprile è stato formalmente autorizzato dal responsabile del servizio Vito Buonomo anche in virtù del piano delle sponsorizzazioni approvato con delibera di consiglio comunale numero 47 del 29 settembre 2003. L’iniziativa è stata accolta perché, come scrive Buonomo nel provvedimento del Municipio di piazza Macrì, oltre ad essere a costo zero per l’Ente non è di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa.

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