Sant’Arpino, scontro Di Santillo-Maggioranza. Romano:”Attacco fuori luogo. Aniello è un ragazzo educato e critico, mai sopra le righe”

SANT'ARPINO. È intervenuto sullo scontro tra il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Ernesto Di Mattia e l'ex candidato al consiglio comunale Aniello Di Santillo, il commissario della sezione cittadina di Forza Italia Nicola Romano.

"Negli ultimi tempi, causa impegni lavorativi e personali, il mio impegno politico si è ridotto ma, nonostante ciò, non mi sono mai allontanato dalla scena politica santarpinese. - ha sottolineato Romano - Con l’elezione del sindaco Di Mattia, persona che ho sempre reputato perbene (e continuo a farlo) la speranza era quella che riuscisse ad elevare il livello politico e lessicale rispetto a quanto fatto dal suo predecessore, non particolarmente avvezzo a confronti democratici (a tutti i confronti, in realtà). E’ ormai storia il fatto che l’ex sindaco, con l’avallo dell’intera maggioranza, ogni qualvolta venissero messi spalle al muro, non esitavano di usare epiteti poco edificanti nei confronti degli oppositori politici, e di parlare di questioni meramente familiari. Invece, purtroppo, ancora una volta, una squallida mano, la solita, è stata armata di penna per spargere odio nei confronti di Aniello Di Santillo, senza che nessuno della maggioranza abbia mosso un dito o si sia opposto. Aniello, dalla sua candidatura, ma anche da prima, è sempre stato attivo ed attento a quanto succede nel nostro paese. Una voce critica ma sempre educata e mai sopra le righe. Sempre rispettoso (e a questo punto mi verrebbe da dire anche troppo). Ma ovviamente, a chi di facciata si finge democratico, ma è amante del pensiero unico, tutto ciò non sta bene, e allora l’unica arma che gli resta è l’annientamento morale del “nemico”. Mi verrebbe da chiedere alla professor Limone, come possa accettare che la SUA maggioranza, possa rivolgersi in questo modo ad un ragazzo che, come lui negli anni addietro, ci mette la faccia tutti i giorni per far si che questo paese possa tornare ad essere decoroso e dignitoso? Alla professoressa e pedagoga Matilde Dell’Aversana, vorrei chiedere se anche lei appella come LEONCINI, i suoi allievi mossi, a torto o ragione, da uno spirito di cambiamento. A Giovanni Maisto, il quale ci lega un forte legame personale e che, nonostante le divergenze politiche, tutto ciò non è mai cambiato, come può accettare che quella mano possa scrivere simili cose nei confronti di un suo coetaneo, mosso dalla stessa passione che ha fatto si che entrambi ci mettessero la faccia per il bene di questo paese.
Come per Mimmo, Gennaro, Ernesto, Gaetano e tutti gli altri. Disarmate questa penna, per piacere. È controproducente anche per voi"

Share
Translate »