Succivo. Puc. Primavera Succivese “La maggioranza ha aperto il mercato delle vacche”

Succivo          Durissimo je accuse da parte del gruppo di opposizione "Primavera Succivese" nei confronti dell'amministrazione comunale rea di dar vita " ad un mercato della vacche" in vista dell'imminente scadenza elettorale.

"Mancano solo 3 mesi alle prossime elezioni- si legge in una nota diffusa dal gruppo guidato da Antonio Tinto- ed a tempo ampiamente scaduto, l'amministrazione Colella-Papa ha tirato fuori dal cilindro il classico colpo pre-elettorale: l'approvazione del preliminare di Piano Urbanistico Comunale, il nuovo piano regolatore. Eppure c'erano i presupposti per svolgere il procedimento nei tempi giusti, in modo condiviso con tutte le forze politiche, economiche, sociali, le associazioni del territorio in primis, e soprattutto in tempi non sospetti. A fine 2019, infatti, il gruppo consiliare di Primavera Succivese fu convocato dall'Amministrazione per discutere dei possibili indirizzi di sviluppo del nostro territorio. A quelle due riunioni informali partecipammo senza pregiudizi e con l'intenzione di contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Constatate due diverse idee di sviluppo del territorio presenti in maggioranza, per dare il nostro contributo ponemmo due condizioni preliminari: 1) l'ufficio tecnico avrebbe dovuto attestare le volumetrie ancora disponibili, visto che, dall'ultima certificazione del marzo 2019, risultava che, a livello residenziale, non c'era più alcuna volumetria disponibile a Succivo; 2) le discussioni sugli indirizzi da dare al piano urbanistico avrebbero dovuto svolgersi in pubblico e con la partecipazione ed il coinvolgimento dei tecnici, delle forze politiche, sociali ed economiche, delle associazioni del territorio e non nel chiuso delle stanze comunali. A quelle due nostre sollecitazioni non è mai stata data risposta e non siamo stati più coinvolti in materia di Piano Urbanistico Comunale, fino a pochi giorni fa (il 16 giugno), quando abbiamo ricevuto una telefonata del Sindaco che ci invitava di nuovo, dopo quasi due anni, a discutere del PUC. Anche questa volta, non ci siamo sottratti al confronto. A questo incontro, tenutosi il 17 giugno scorso presso il municipio, abbiamo appreso che il 12 aprile scorso il Comune è stato diffidato per non aver rispettato il termine di approvazione del preliminare (31 marzo) e che il termine della diffida (60 giorni) era già ampiamente scaduto il 11 giugno scorso. Pertanto il sindaco ci avvisava che era stato predisposto un preliminare del PUC, di cui ci veniva mostrata una bozza di grafico, chiedendo una nostra opinione in merito, pur essendo questo un atto esclusivo della giunta comunale. Abbiamo messo in guardia il sindaco e la maggioranza sulla pericolosità di avviare un procedimento del genere 3 mesi prima delle elezioni, ingenerando aspettative e pressioni anche dall'esterno del nostro paese, con il rischio di inquinare per l'ennesima volta la campagna elettorale. Abbiamo quindi proposto alla maggioranza di approvare all'unanimità una delibera di consiglio comunale, con la quale chiedere alla Regione Campania di prorogare i termini per l'approvazione del PUC, vista la difficoltà (causa Covid) di effettuare tutti i passaggi pubblici necessari al procedimento, difficoltà che non sono cessate ( lo stato di emergenza durerà fino al 31 luglio) e alle quali si aggiungono anche il periodo estivo e l'imminenza delle elezioni. Questa proposta è stata respinta dalla maggioranza, che ha preferito approvare un preliminare di PUC fumoso e generico, buono solo per la campagna elettorale. Il 30 giugno prossimo, cioè tra meno di una settimana, scadrà anche il termine per l'adozione del PUC. Il Comune verrà nuovamente diffidato e il termine di diffida scadrà 15 giorni prima delle elezioni. È assolutamente inconcepibile che, una volta presentate le liste ed in piena campagna elettorale, l'attuale giunta comunale, di cui la maggior parte dei componenti si ripresenterà alle elezioni, adotti il PUC. STIAMO CONCRETAMENTE RISCHIANDO CHE, PER EVITARE UN COMMISSARIAMENTO SOLO AMMINISTRATIVO, IN CUI L'AMMINISTRAZIONE RESTA IN CARICA, VENGA INFLITTO A SUCCIVO, PER COLPA DI QUESTA AMMINISTRAZIONE, UN COMMISSARIAMENTO PER RAGIONI BEN PIÙ GRAVI E CON CONSEGUENZE IRRIMEDIABILI".

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