Sant’Arpino. Pubblicato il bando per il contributo di locazione

Sant'Arpino     Fino al prossimo 13 Marzo i cittadini santarpinesi potranno presentare la domanda di partecipazione al bando per usufruire del contributo di locazione per  i canoni relativi all’anno 2019. Sono il sindaco, Giuseppe Dell’Aversana, e l’assessore alle Politiche Sociali, Loredana Di Monte, ad illustrare le modalità per accedere a questo importante sostegno per quei nuclei familiari che sono titolari di contratti ad uso abitativo, regolarmente registrati, di immobili ubicati sul territorio comunale, e che non sono di edilizia residenziale pubblica.

“ Tutti i cittadini che intendono far richiesta- specificano Dell’Aversana e Di Monte- devono inoltrare, entro e non oltre le 23:59 del 13.03.2020, la domanda esclusivamente online attraverso il sito della Regione Campania e nello specifico utilizzando il seguente indirizzo http://bando fitti.regione.Campania.it/. Le risorse complessivamente stanziate dalla stessa Regione saranno ripartite, in esito alla procedura concorsuale, in quattro parti, in misura proporzionale al peso percentuale, calcolato sul numero totale delle domande ammissibili, delle domande provenienti dai cittadini residenti nei comuni articolati nelle quattro fasce in cui sono stati suddivisi.  Per quanto riguarda i contribuenti sarà formata una Fascia A, per accedere alla quale  bisognerà avere per l’anno in corso, un reddito non superiore all’importo corrispondente a due pensioni minime I.N.P.S. pari a € 13.338,26, rispetto al quale l’incidenza del canone, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE risulta non inferiore al 14% ed una fascia “B”, in cui il Valore ISE, per l’anno in corso, non dovrà superare l’importo di € 25.000,00 rispetto al quale l’incidenza del canone, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE risulta non inferiore al 24%. Saranno formate una graduatoria sia per la Fascia A che per la Fascia B ed a parità di punteggio sarà data priorità a quanti versano in situazione di maggiore disagio, quali ad esempio i nuclei familiari senza fonte di reddito, gli ultrasessantacinquenni, i nuclei monoparentali, quelli in cui sono presenti uno o più componenti disabili e quelli più numerosi. L’intera procedura è gestita dalla Regione Campania, mentre il Comune provvederà ad effettuare i controlli succedanei  sulla veridicità dei dati forniti”.

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