Sant’Arpino. Sogert, Pezone chiede approfondimenti sull’iter burocratico. “Errori inammissibili, soprattutto se colpiscono chi non può mangiare”

SANT'ARPINO. Ha chiesto, attraverso un accesso agli atti, la documentazione relativa al rapporto tra l’Ente di Palazzo Ducale e la Sogert, Francesco Pezone, consigliere comunale di minoranza e coordinatore della sezione cittadina “Noi di Centro”.

Nella qualità di vice presidente della commissione trasparenza - ha fatto sapere Pezone - ho chiesto di visionare e di avere una copia del contratto di concessione della riscossione dei tributi comunali stipulati tra il nostro Comune e la concessionaria Sogert, nonché del capitolato d’appalto, al fine di verificare l’eventuale sussistenza di inadempienze normative e contrattuali”.

Il dirigente comunale dell’area tributi Raffaella Cavallo aveva sottoscritto, nell’ottobre del 2020, una determina con cui affidava alla società ubicata a Grumo Nevano il servizio di riscossione mediante accertamento esecutivo delle entrate comunali non riscosse fino all’integrale riscossione delle somme date in carico (o alla dichiarazione di inesigibilità delle stesse). La società in questione in realtà già aveva svolto lo stesso servizio in via sperimentale dalla fine del 2019 per volontà dell’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana.

“Sono mesi che i cittadini lamentano numerosi errori commessi dalla Sogert, - ha sottolineato il vice presidente della commissione trasparenza - non ammissibili soprattutto in considerazione del fatto che la società ha la possibilità di pignorare le risorse dei santarpinesi con una certa libertà: sia di quelli benestanti sia di quelli che non riescono a mettere neanche il piatto a tavola. Nell’interesse dei miei concittadini verificherò, nei prossimi giorni, eventuali falle burocratiche in un provvedimento che sembrerebbe essere stato adottato con una certa superficialità”.

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