Area Atellana, in uscita “Polifonia di un canto”, il terzo libro di Antonio Tanzillo

ANTICA ATELLA. Pubblicato, nei giorni scorsi, l'opera letteraria "Polifonia di un canto" con cui  Antonio Tanzillo chiude la trilogia di una scrittura poetica che "parte dal cuore si confronta con il silenzio e si esalta nel canto".

"Sono partito dal “cuore”, da dove ogni cosa umana dovrebbe partire - ha dichiarato Tanzillo - cercando e scrutando ogni appiglio che potesse dare senso alle cose della mia vita, alle persone della mia vita, alla mia vita stessa. Sono passato, poi, al “silenzio”, creando una struttura intellettiva quasi fisica e interloquendo con lo stesso in un dialogo sincero, certamente mai astratto e mai distratto da una realtà esterna che, quasi sempre, non ascolta, poichè, presa nella tagliola delle sue frenesie quotidiane. Sono arrivato, poi, al “canto”, viatico alla lucida esaltazione della forma e della sostanza di ogni attenzione e preghiera rivolta all’umano e al divino, nelle sue diversità positiviste e religiose, mai segnate in una contrapposizione ideologica, ma rigate soltanto da percorsi diversi, che difficilmente si incrociano, poiché le  essenze sono uniche e le finalità sono essenzialmente diverse".

Antonio Tanzillo

Il quinto libro dell'autore atellano, preceduto da "Le liane del cuore" e da "I miei passi nel silenzio",  è un viaggio introspettivo legato al confronto con gli elementi che orbitano attorno alla vita. Elementi semplici, "veri", che permettono ad una scrittura fluida e reale di avere un senso ed una struttura "efficace e non effimera".

"Non mi sono fermato, volutamente, al decoro esteriore di una trasmissione fatua di parole - ha dichiarato Tanzillo - che rimanevano parole, ma ho reso attrice la parola stessa in una “intellettura” assiomatica dove nessuna dicotomia poteva ombrare il minimo significato che ho espressamente voluto dare".

"Questa raccolta di Antonio Tanzillo, Polifonia di un canto, non è inconsapevole delle difficoltà da affrontare - ha scritto il professore Giuseppe Limone nella prefazione dell'opera - Non si tratta della sua prima prova di scrittura. La composizione mostra in filigrana alcune tracce che vanno attentamente seguite. Per quanto concerne le cose della vita, indicherei i colori, il silenzio, il senso dei passi, il movimento delle mani; per quanto concerne le figure, indicherei l’amata, il padre, la madre, le forme molteplici dell’arte; per quanto concerne il tempo, indicherei i momenti presenti, l’esperienza di vita biografica, la più grande storia in cui ogni esperienza personale si radica (per esempio, la storia di Atella)".

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