Succivo. Vergogna al Museo dell’Agro Atellano. Sabato mattina impedito ad un alunno disabile di Sant’Arpino di partecipare ad una gita insieme ai suoi compagni di scuola.

Sant’Arpino/Succivo     Ha semplicemente del vergognoso e dell’incivile quanto accaduto sabato mattina al Museo Archeologico dell’Agro Atellano a Succivo ad un ragazzo della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo “Rocco-Cinquegrana” di Sant'Arpino.

A raccontare l’assurda vicenda sono i genitori dell’adolescente, Antonio Arbolino e Giovanna Golino, che spiegano cosa è successo al proprio figlio, costretto a muoversi con il supporto di una sedia a rotelle.

Nostro figlio- dichiarano- insieme ai propri compagni di scuola doveva visitare il Museo sito a Succivo. Una volta arrivati sul posto, tuttavia, le insegnanti, mortificate, ci hanno informato che purtroppo il nostro ragazzo non poteva accedere all’interno della struttura in quanto la stessa non adeguatamente attrezzata a ricevere i diversamente abili che hanno difficoltà motorie. Preso atto della situazione non abbiamo potuto fare altro che riportarlo a casa, il tutto dinanzi agli occhi sconcertati degli altri ragazzi i quali erano sinceramente dispiaciuti perché un loro amico non poteva partecipare a questa esperienza. Siamo davvero allibiti ed indignati. Come abbiamo scritto con un post diffuso su Facebook siamo stufi di subire in silenzio! Chi è responsabile deve rispondere di quanto accaduto. In primis chi gestisce questo museo che non consente l’accesso ai diversamente abili, e poi anche la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Rocco-Cinquegrana” di Sant’Arpino che prima di organizzare viaggi del genere dovrebbe, quantomeno, informarsi sull’accesso ai luoghi per tutti gli alunni. Non è facile essere genitori di una ragazzo disabile, ma è ancora più difficile guardarlo negli occhi e dirgli che non può partecipare ad una gita solo perché è costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Basta! Chi ha delle responsabilità adotti i provvedimenti necessari. Noi non taceremo più, perché è inconcepibile che in Italia nel 2023 accadano episodi del genere. Un grazie di cuore lo vogliamo dire, invece, agli insegnanti ed al personale del museo che hanno in tutti i modi cercato di supportarci e soprattutto ai compagni di scuola di nostro figlio ed ai loro familiari che da ieri mattina non smettono di esserci vicini, dimostrando una sensibilità ed un senso civico, evidentemente ad altri sconosciuti”.

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