#amoatella. Lunedì il flash mob per condannare l’atto di violenza contro l’ex Municipio di Atella di Napoli

Area atellana Un flash mob per condannare senza mezzi termini un gesto vandalico e intimidatorio di inaudita violenza, e ribadire che niente fermerà il processo di rinascita del territorio atellano.

Si mobilita la comunità atellana, con in testa i sindaci, all’indomani del raid compiuto ai danni dell’ex municipio di Atella di Napoli. Lunedì 1 luglio, alle 18, istituzioni locali e nazionali, associazioni, chiesa, scuole, rappresentanti del mondo economico e produttivo e soprattutto tantissima gente comune, si ritroveranno fuori all’imponente palazzo di via Martiri Atellani per levare forte la voce di protesta contro quei criminali che vogliono soffocare l’ansia di riscatto del territorio.

La prestigiosa costruzione, simbolo della identità atellana, di proprietà dei comuni di Sant'Arpino, Orta di Atella e Succivo, proprio nelle settimane in cui si appresta ad essere restituita alla collettività, è stata brutalmente vandalizzata: un gruppo di delinquenti ha divelto l'impianto elettrico e quello termico, rotto e asportato i termosifoni, ha tolto le maniglie alle porte, smontato gli impianti antincendio, allagato tutto il secondo piano provocando danni al solaio.

Il dialogo costante tra le amministrazioni proprietarie del bene e l’intesa raggiunta con il Polo Museale Campano, ha consentito la concessione di un finanziamento di circa 500 mila euro da parte della Fondazione con il SUD e di conseguenza la rivalorizzazione e rifunzionalizzazione dell'edificio oltre al trasferimento nello stesso del Museo Archeologico Atellano.

Il vile attacco all’ex municipio potrà rallentare questo processo ma di certo non arrestarlo.

“È stato un gesto vandalico di inaudita violenza teso chiaramente a bloccare la rinascita del territorio”. Dichiarano i sindaci dei tre comuni proprietari del bene, Giuseppe Dell'Aversana, Andrea Villano e Gianni Colella, che aggiungono: “chiediamo ai cittadini, alle istituzioni scolastiche, alle associazioni culturali, agli imprenditori, alle istituzioni sovra comunali di unirsi a noi lunedì 1 luglio, alle 18, per il FLASH MOB #AmiamoAtella attraverso il quale testimoniare la voglia di riscatto e il coraggio di chi non si arrende, nonostante tutto. Dobbiamo farlo tutti insieme, tutti uniti, con una sola voce. Lanciamo un appello alla partecipazione forte, convinta, determinata.”.

Da precisare che sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione di Sant'Arpino ed è stata fatta segnalazione al Prefetto ed alla Procura della Repubblica.

Molte le adesioni che stanno arrivando in queste ore ai sindaci tra cui si segnalano quelle del Prefetto e del presidente della Provincia di Caserta, dei deputati regionali e nazionali, di numerose associazioni provinciali e regionali, dei rappresentanti del Polo Museale Campano.

Al flash mob #AmiamoAtella parteciperanno anche i sindaci di Cesa, Frattaminore e Gricignano.

Tra le vicinanze anche quella del prestigioso scrittore Pino Montesano – vincitore tra l’altro del Premio Napoli e Viareggio, finalista al Premio Strega - che ha dichiarato: “Quelli che devastano i beni pubblici ed i luoghi della cultura devastano sé stessi e i propri figli e nipoti. Quando cominceremo a capirlo cominceremo a costruire il bene per tutti. Un poeta ha scritto: siate uomini non distruttori. Bisogna scegliere la vita contro la morte ce lo dicono cuore e ragione e dobbiamo ascoltarli”.

 Affianco ai sindaci e alla comunità atellana anche il presidente della Fondazione con SUD, Carlo Borgomeo che ha tuonato: “Commiserazione per i miserabili autori del gesto, ma certezza che la dimensione comunitaria vincerà. Noi, ovviamente, come altrove e come sempre ci siamo!”.

“Il flash mob #AmiamoAtella - concludono i tre sindaci – rappresenterà una risposta forte, dall'alto valore simbolico e civile, contro quei criminali che hanno pensato di spaventarci e fermarci. A loro, tutti insieme, ribadiremo che non indietreggiamo di un millimetro e che, purtroppo per loro, il nostro cammino di rinascita è inarrestabile”.

 
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