Sant’Arpino, questione Cammisa. Di Santo:”Si è sempre distinto per il suo impegno a sostegno della legalità sollevando questioni importanti. Cosa pensa di tutto questo il garante signor Giuseppe Limone?”

SANT'ARPINO. È arrivato pochi minuti fa il commento del presidente del gruppo di opposizione "Insieme", Eugenio Di Santo, riguardo la questione che ha interessato ieri il consigliere comunale Mimmo Cammisa, "cacciato" dalla maggioranza con un documento sottoscritto da tutti gli altri consiglieri del gruppo guidato dal sindaco Ernesto Di Mattia.

"In risposta all'ultimo comunicato della maggioranza, in qualità di Presidente del gruppo Insieme per Sant'Arpino, desidero chiarire la verità riguardo alla vicenda che ha coinvolto il Consigliere d'opposizione Domenico Cammisa. - ha fatto sapere Di Santo - Contrariamente a quanto affermato e a quanto vorrebbero far credere sindaco e maggioranza, Cammisa non è stato cacciato via, bensì ha preso una decisione coraggiosa di contestare le loro scelte scellerate, scelte che stanno portando il nostro amato paese al disastro totale.
Voglio sottolineare che il Consigliere Cammisa si è sempre distinto per il suo impegno a sostenere la legalità e la trasparenza, ha avuto il coraggio di sollevare questioni importanti e critiche, rappresentando fedelmente le istanze dei cittadini.
In particolare ha portato avanti la sua lotta contro la Sogert che, non solo ha ricevuto l'incarico senza alcuna gara, ma continua ad utilizzare metodi discutibilissimi di riscossione dei tributi, che stanno portando alla disperazione i cittadini.
Ha lottato contro l'affidamento, anche questo senza gara, della gestione dell'acqua alla Acquedotti SCPA. A tal proposito voglio ricordare che l'esposto fatto dall'architetto Nicola Romano è stato accolto dall'Anac, che ha invitato la maggioranza a rivedere tutta la procedura di affidamento, risultata illecita.
Ha lottato contro il PUC “familiare”, con il quale hanno tutelato solo ed esclusivamente gli interessi propri, dei parenti e degli amici.
L’unico errore di Cammisa è stato candidarsi con soggetti che nulla hanno a che fare con l’orientamento politico suo e del suo gruppo, e fidarsi di persone che hanno dimostrato di essere guidate unicamente dai propri interessi personali, ignorando le promesse fatte a lui e alla comunità.
Purtroppo, come è emerso, la maggioranza ha tradito la fiducia del Consigliere Cammisa, utilizzandolo come strumento per perseguire unicamente i propri obiettivi egoistici.
Questa vicenda non rappresenta altro che la conferma del totale fallimento amministrativo e soprattutto politico di questa maggioranza, fallimento ampiamente preannunciato dal sottoscritto nell'ultima campagna elettorale, in quanto avevo messo in evidenza che Cammisa e il suo gruppo mai avrebbero potuto condividere le idee di soggetti che già avevano fatto parte dell'amministrazione Dell'Aversana, fortemente contestata dallo stesso Cammisa.
Una maggioranza che si illude di poter nascondere il proprio fallimento con iniziative culturali, che non sono nemmeno capaci di organizzare da soli, e con le quali pensano di buttare fumo negli occhi dei cittadini, che invece ormai hanno capito bene con chi hanno a che fare.
Ancora una volta ci chiediamo cosa pensi di tutto questo il “garante” Signor Giuseppe Limone che a quanto pare l’unica cosa che ha garantito è il fallimento totale della sua cara maggioranza!
Ci auguriamo che questa vicenda possa rappresentare un esempio significativo per tutti coloro che in futuro potrebbero considerare l'ipotesi di candidarsi con i rappresentanti di questa maggioranza. È fondamentale che i cittadini siano consapevoli delle reali intenzioni di coloro che aspirano a guidare il nostro comune e che non cadano vittime di false promesse e menzogne.
In conclusione, ribadisco il nostro sostegno e rispetto per il Consigliere Cammisa e per il suo impegno a favore della nostra comunità.
Noi di Insieme per Sant'Arpino continueremo a lottare per una politica basata sulla lealtà, l'integrità e l'interesse del bene comune! A questa maggioranza, che sta amministrando solo per un pugno di voti, tra i quali anche quelli dell'amico Cammisa, non resta altra scelta che vergognarsi e dimettersi!"

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