Succivo, elezioni. Papino e Colella separati in casa. Con l’endorsement di Iovinella il sindaco ha la candidatura in tasca

SUCCIVO. E' una situazione politica che si schiarirà sicuramente nei prossimi giorni, quella del piccolo Comune atellano che a ottobre dovrà andare alle urne per il rinnovo del consiglio comunale.

Durante questo weekend è arrivato l'endorsement di Valentina Iovinella per l'attuale primo cittadino Gianni Colella. L'assessore alla 328 in pratica ha dichiarato amore eterno alla fascia tricolore e contestualmente ha rispedito al mittente le proposte di Salvatore Papa che da mesi la sta corteggiando politicamente, senza successo, per portarla nel suo gruppo. Papino sta lavorando alacremente sulla sua candidatura per la poltrona più importante del Municipio di piazza IV novembre (Claudio Perrotta, Imma Marsilio, Aniello Tessitore e Gabriele Luongo sono con lui), in virtù di un accordo che strinsero lui e Colella nel 2016: cinque anni fa Papino fece un passo indietro per fare spazio alla candidatura di quello che poi sarebbe diventato il primo cittadino che, a sua volta, dovrebbe arretrare adesso per fare spazio alla candidatura del vice sindaco. Ormai lo sanno anche le pietre che, però, sono anche a conoscenza che si tratta di un'ipotesi molto improbabile. Colella non rispetterà il patto, soprattutto dopo le esternazioni della Iovinella che vi riportiamo di seguito.

"Oggi più di ieri, la comunità di Succivo ha l'esigenza di un Sindaco preparato professionalmente e politicamente. Questo Sindaco sei tu. Pertanto sono qui a rinnovarti l'invito a continuare il progetto intrapreso. Sappi che io sarò sempre al tuo fianco in prima linea. Se invece decidessi di stare dietro le quinte, sappi che io sarò dietro le quinte con te e non in prima linea" ha fatto sapere l'esponente dell'esecutivo succivese.
È chiaro che il sindaco, da politico navigato, sta facendo pretattica. Ed è anche molto chiaro che far sapere oggi a tutto il mondo che verrà meno all'accordo del 2016 significherebbe venir meno al rapporto stretto con gli elettori, perdere i numeri in consiglio comunale e abbandonare la barca a pochi mesi dalle elezioni. Questo danneggerebbe tutti: i cittadini in primis, che si ritroverebbero un commissario, ma anche i consiglieri di maggioranza e gli assessori che dovrebbero affrontare una campagna elettorale da "uomini comuni" e non da amministratori uscenti. Meglio fare i "separati in casa". E poi, il ritorno del portavoce Bartolo Luongo è il chiaro segnale di una ricandidatura che, stando a voci di corridoio, Colella avrebbe già deciso da diversi mesi. In caso contrario, da uomo navigato e del popolo, avrebbe annunciato a tutti il dietrofront.
Nel frattempo, stando ai rumors, Vincenzo Pastena (che ad oggi è l'unico ad aver ufficializzato la candidatura) starebbe trattando con i consiglieri di opposizione per un "matrimonio" politico. Il problema è il nome del capolista, la poltrona è una e sia lui che Antonio Tinto vogliono sedersi. L'unico che dovrebbe chiederla, e cioè Franco Morelli, rimane in silenzio come in silenzio, per ora, è rimasto Franco Dell'Aversana, determinatissimo a correre per la fascia tricolore con il suo "Rinnovamento Succivese". Tra i "silenti", però, quello che potrebbe giocare un ruolo fondamentale è l'ex assessore ai lavori pubblici Gennaro Serra. Ha giurato ai quattro venti di essere disinteressato alla politica locale ma è stato visto a qualche reunion a sfondo prettamente politico: solo nostalgia dell'aula consiliare o sta programmando un rientro?
In quella che ora sembra più una soap-opera che una campagna elettorali a tutti gli effetti, una riflessione è doverosa: tutte le compagini politiche parlano e discutono solo di candidati e se ne fregano dei temi. Tutte tranne una. "Terzavia". Per ora dal gruppo giallo-verde (ogni riferimento a governi, oggetti o cose è puramente casuale) solo contenuti, bellissimi e anche realizzabili. Sono molto concreti i "romantici" ma per vincere, oltre alle idee, ci vogliono i numeri.
Id.Ur.
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